Di seguito le dichiarazioni del tecnico Paulo Sousa in conferenza stampa:
Che tipo di partita dobbiamo aspettarci domani?
“Siamo molto contenti di aver fermato una squadra come l’Inter. Prima della partita avevo invocato l’aiuto della fortuna, è vero, ma la fortuna non viene dalla tua parte se non hai un certo tipo di atteggiamento. Nel primo tempo abbiamo sofferto e qualcosa non ha funzionato a dovere, poi però a lungo andare ho visto una Salernitana coraggiosa e propositiva, al punto che l’avversario faceva fatica a uscire dalla sua metà campo. Abbiamo pareggiato con merito, potevamo segnare l’1-1 anche in precedenza con Dia. Domani sarà una partita completamente diversa, affrontiamo un Torino costruito su misura per Juric e guidato da un allenatore che ha avuto già 70 gare a disposizione per trasmettere la sua idea. Si tratta di una delle avversarie più intense di tutta la serie A, capace di inserire sempre qualcosa di nuovo per creare problemi alle altre. Prima vedevo un Torino molto a uomo a tutto campo, oggi noto una ulteriore evoluzione. Sarà difficile vincere lì, noi comunque dovremo scendere in campo con fierezza e consapevolezza di avere margini di crescita. A noi tocca trasmettere idee e concetti, cercando di proporre qualcosa di nuovo e di funzionale affinché il singolo cresca e metta a disposizione del collettivo le sue risorse”.
Sta valutando variazioni nelle varie zone del campo?
“Troost Ekong è un giocatore fisico, rapido, anche abbastanza tecnico. Lovato sta crescendo allenamento dopo allenamento. Domani ci daranno senza dubbio una mano, mentre Fazio non sarà a disposizione. Mazzocchi rientra nell’elenco dei convocati, ma naturalmente non è pronto per scendere in campo dal primo minuto. Sto lavorando molto sulla fase difensiva con Sambia, vorrei che intuisse con maggiore anticipo lo sviluppo dell’azione avversaria. Posso dire che sto lavorando anche su alternative a sinistra, ci sono momenti delle partite in cui Bradaric deve spingere maggiormente e avere coraggio e altri momenti in cui occorrono caratteristiche diverse e dovremo farci trovare pronti. A centrocampo stiamo valutando l’inserimento di un giocatore in più, a mio avviso Kastanos può giocare anche nei tre o esterno ma bisogna lavorarci ancora. Ha qualità, gamba, si intende bene con Candreva, vorrei fosse più incisivo al momento del tiro in porta e sulle palle inattive perchè ha potenzialità. Davanti? Vediamo. Delle potenzialità di Bonazzoli ho parlato la settimana scorsa. Dia è entrato bene con l’Inter, Botheim sta lavorando benissimo e sono sicuro che avrà molto più spazio in questo finale di campionato. C’è bisogno di tutti per arrivare alla salvezza. Non sceglierò modulo e uomini in base a chi sarà l’esterno destro, ricordiamoci sempre che ci sono anche le evoluzioni delle gare e che avere risorse a disposizione consente di leggere le varie situazioni”.
A che punto è il vostro percorso di crescita?
“Giochiamo in modo più verticale rispetto alle squadre che ho allenato in passato e quelle che sono le mie idee, ma è chiaro che mi devo anche adattare alle caratteristiche dei giocatori che ho trovato in rosa. Come dico sempre voglio pressione alta, coraggio, intensità e una Salernitana corta che si proietti in avanti senza guardare indietro pur apportando le doverose modifiche in base alle caratteristiche dell’avversario. Non dimentichiamoci che giochiamo in serie A, il livello è molto alto e lo conferma la presenza delle italiane ai quarti di finale di Champions e il buon rendimento di chi si trova nella zona destra della classifica. Noi stiamo crescendo, abbiamo fatto sei risultati utili di fila e, forse, con Sampdoria e Bologna avremmo meritato di più. Sin dal primo giorno era evidente si dovesse abbinare la mia idea di calcio, che richiede tempo di assimilazione, alla necessità di fare punti per arrivare all’obiettivo”.
Resterà a Salerno anche l’anno prossimo?
“Io sono pronto. Sia per andare in panchina dopo l’influenza, sia per il rinnovo. Dobbiamo spingere il presidente”.