Dare i voti dopo una sconfitta del genere è difficile se non impossibile. Prestazione insufficiente da parte di tutti i calciatori scesi in campo e scelte sbagliate da parte del tecnico Nicola. Le uniche note positive, o meno amare, sono da ricercarsi in Ochoa, autore di diverse parate neutralizzando anche un rigore, e in Nicolussi Caviglia, che ha siglato il suo primo gol in Serie A e nella Salernitana.

Le assenze in difesa e a centrocampo, insieme alla maggior qualità e fluidità dell’Atalanta, non sono e non possono essere una giustificazione per un passivo del genere. E’ la terza volta che la Salernitana subisce ben otto gol in una partita ufficiale (era capitato a Forlì nel 1931-32 e a Ferrara contro la SPAL nel 1948-49). Doverose le scuse al triplice fischio ai tifosi granata rimasti stoicamente fino alla fine. Scuse che andrebbero rimarcate magari con un post sui profili social del club, come accade in Inghilterra in eventi del genere. Doveroso anche analizzare ogni singola componente della Salernitana, dai calciatori allo staff tecnico, ai dirigenti. E’ molto probabile che a pagare per tutti sarà il tecnico, Nicola, come spesso succede nel calcio. Una decina d’anni fa anche una grande squadra come l’Arsenal ha subito un 8-2 ad Old Trafford contro il Manchester United; oggi è al comando della Premier League. Con le dovute proporzioni, anche la Salernitana può e deve rialzarsi. Il calciomercato è ancora aperto, il campionato ancora lungo. La classifica è ancora positiva per i granata, perciò si può ancora tornare in carreggiata.

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