• Ore 17,10. Iervolino chiude la conferenza stampa parlando di Ribery e del calciomercato: “Ribery non è il futuro della Salernitana. Un calciatore di 38 anni lo capisce bene. Ma questo non vuol dire che andrà via. Da qui a fine campionato sarà fondamentale ed io lo immagino con noi anche l’anno prossimo. Lo adoro. Ha carisma, ha vinto tanto, sa dettare i tempi di gioco e punteremo su di lui ovviamente. Non mi vedrete mai interferire con le idee dell’allenatore e del DS, sia chiaro, ma personalmente ritengo Ribery un buon innesto. Ha garantito una vetrina di rilievo alla città di Salerno e secondo me farà la differenza. Il calcio è spettacolo e noi siamo qui perché c’è lo spettacolo. Questo passa dai calciatori in campo e dall’allenatore. Prendere Sabatini è un grande colpo. Secondo me lui ha tutte le frecce per poter pensare realisticamente di restare in Serie A. Credo fortemente nel suo scouting”.
  • Ore 17,05. Iervolino illustra i progetti dell’area marketing e dell’area medica: “Non mi sembra che in questi anni la Salernitana abbia brillato sotto l’aspetto del marketing. Le idee sono tantissime, ci sarà una rivoluzione. Il marchio è stato poco sfruttato. Non so quanto tempo resterò a Salerno, però vorrei lasciare il segno. Vorrei che il 50° presidente della Salernitana possa essere ricordato anche dal 250°. Punto sulla qualità e non sulla quantità. Il marketing è una componente fondamentale. Inoltre, vogliamo migliorare le performance calcistiche, spaziando dalla dieta alla gestione degli infortuni applicando gli algoritmi e le intelligenze artificiali all’attività agonistica quotidiana. La collaborazione con TechnoGym mira anche a questo. E’ uno dei tanti progetti che vogliamo realizzare. Questo è il futuro delle squadre, altrimenti saremo sempre ostaggio di sfortuna e fortuna. Per questo non voglio che il campionato sia falsato dall’emergenza Covid. Oltre allo spettacolo c’è un’industria che va salvaguardata”.
  • Ore 17. Si parla delle prossime due partite contro Lazio e Napoli e su dove potrà arrivare la Salernitana nei prossimi anni: “Lotito lo rispetto, ma non lo conosco e non ho mai avuto a che fare con lui. Il destino si è divertito, è vero, esordirò contro la Lazio dell’ex proprietario e poi contro il Napoli, sperando di vincere. Il mio sogno è vedere una tifoseria matura, gemellata con tutti. Gli avversari non potranno non amare una città e una provinia che offrono opportunità e bellezze sotto tutti i punti di vista. Immaginate un tifoso del Verona che fa un bagno con i salernitani prima della partita. Gli ultras violenti a me non interessano, io amo una curva bella come la vostra. Iniziamo a cambiare un po’ alla volta, poi vedremo i risultati. Ai tifosi salernitani non basta parlare di osmosi con la piazza o del progetto giovani. Secondo me tra qualche anno saremo in alto. La Serie A è cucita per la Salernitana. Si può anche scendere e poi risalire, per carità. Il calcio è storia, abitudini e retaggi ed è evidente che, in caso di retrocessione, ci attrezzeremmo per un riscatto sportivo immediato. L’entusiasmo della città per i progetti e gli investimenti che abbiamo in cantiere si sente e noi vogliamo sognare insieme ai tifosi. Vogliamo presentare giocatori di un certo livello. Che poi sarà centro classifica o Europa League lo dirà il tempo”.
  • Ore 16,55. Iervolino parla del rapporto che avrà la politica e sull’interesse per la Salernitana smentito in autunno: “La città di Salerno ha espresso campioni della politica. Mi riferisco anche alla famiglia De Luca. Il calcio, però, è un’altra cosa. Il fare imprenditoriale vero va avanti sulle sue gambe, non chiede nulla e non saremo mai asserviti alla politica. In questa conferenza stampa sono solo pur non essendo l’ultimo sprovveduto. Per gli amministratori locali mostro ammirazione e rispetto. Io voglio infiammare il pubblico concentrandomi esclusivamente sullo sport. Quanto alla smentita dello scorso novembre, avevo promesso a mia moglie di non investire mai nel calcio. Non ero affatto interessato, la dottoressa Andria ha emesso un comunicato del tutto veritiero. Il 30 avevo chiuso un contratto importante e successivamente sono stato sensibilizzato da alcune persone perché il tempo stava scadendo. Da questa città avevo avuto tanto. Ho casa ad Acciaroli e stimo la tifoseria di Salerno. L’orgoglio del pubblico mi ha totalmente rapito. A quel punto ho deciso di fare una proposta. Posso garantire che inizialmente avevo detto no, poi la mattina dopo ho agito d’istinto e ho messo tutti a lavorare”.
  • Ore 16,50. Iervolino affronta la tematica delle aspettative dei tifosi: “Sono consapevole che i tifosi si aspettano grandi cose. Mi assumo le mie responsabilità e spero di realizzare tutto ciò che ho detto oggi in conferenza stampa. Non ho promesso scudetto o Champions League, ho parlato di progetto serio, rivoluzionario che renderà fiera la città di Salerno. Lotteremo e saremo concreti, questo lo ripeto e lo prometto a chi mi sta ascoltando. In questa avventura sono solo, non ci saranno soci. Il rispetto per l’apertura al capitale ci sarà sempre, ho una visione americana delle aziende. Quando mi accorgerò che aprire il capitale in una società è la cosa migliore allora lo farò. Ad oggi sono di un’idea diversa e non ci penso nemmeno lontanamente. Agirò sempre per il bene della Salernitana. Avremo uno sportello d’ascolto per le proposte dei tifosi che prenderemo in considerazione. Faremo tante cose, il cambio di rotta si vedrà proprio in questo aspetto”.
  • Ore 16,40. Il presidente Iervolino torna sull’esultanza di domenica sera e sull’amore per la Salernitana che sta trasparendo dai social: “Il 31 dicembre ero in montagna a sciare con i miei figli, ma interloquivo con i miei legali per acquistare la Salernitana dai trustee. Sono stato allo stadio Arechi qualche anno fa, uno degli impianti italiani più vicini al mare e, dunque, estremamente affascinanti. E’ uno stadio mitologico. Apprezzo la vostra delicatezza, lo dico con sincerità. Non è retorica e faccio un autogol: sono un tifoso nato nel mito di Maradona e ho anche scritto qualcosa sul Napoli, sponsorizzando gli azzurri per diversi anni. Non bisogna mai ripudiare il proprio amore e, anzi, mi auguro che il Napoli vinca lo scudetto, ma anche e soprattutto che la Salernitana si salvi. I miei figli, abituati al San Paolo, mi chiedevano cosa stesse succedendo visto la cessione della Pegaso e l’acquisto della Salernitana. Io vengo da Palma Campania, un centro che dista 18 chilometri da Salerno e 25 da Napoli. L’Università Pegaso, l’ho fondata qui e il sentimento per la vostra città è assolutamente autentico. La sera si usciva a Salerno e non a Napoli. Calcisticamente siamo nati nel mito di Maradona, ma non ho mai nascosto la simpatia per i colori granata anche quando si militava in categorie nettamente differenti. A mio figlio ho spiegato tutto questo, aggiungendo che il calcio è passione, coinvolgimento travolgente, emozione, adrenalina. Una miscellanea di cose messe insieme che la Salernitana incarna alla perfezione. Ora sono innamorato della Salernitana”.
  • Ore 16,35. Iervolino parla del suo apporto in Lega Serie A e in FIGC: “Ho già fatto sentire la mia voce a Dal Pino e Gravina. Sono una persona morbida, che entra in punta di piedi e che ha un carattere mite. Voglio farmi conoscere quanto più possibile da tutti voi. Ma sono anche un rivoluzionario e un combattente che porta avanti ciò in cui crede argomentando e confrontandomi con tutti senza imporre le mie idee. Il cambiamento rompe lo status quo e i privilegi, fa paura e nessuno mostra concretezza quando è il momento di agire. Soprattutto nel calcio sembra che il volto nuovo venga tenuto a distanza. Io, invece, sogno che tra qualche anno arriverà un altro Iervolino: più bello, più bravo, più competente. Secondo me vanno cambiate tante cose, a partire dalla divisione dei fondi tra chi sale, chi scende e chi vince. Non ho la ricetta, la bacchetta magica né la presunzione che l’ultimo arrivato possa modificare uno status di cose che va avanti da anni. Ma vorrei essere ascoltato. E’ sotto gli occhi di tutti che il calcio vada rifondato: bilanci colabrodo, nessuna innovazione in alcun settore, in pochissimi investono nei vivai o nelle città, la tecnologia viene bistrattata nonostante sia uno strumento fondamentale. Negli ambienti del calcio porterò la mia esperienza, sono a loro disposizione. Una crescita del sistema è una crescita che porta benessere a ciascuno di noi, non solo al presidente, al dirigente o all’allenatore”.
  • Ore 16,20. Iervolino parla sul rapporto da costruire con la tifoseria: “Quando parlo di discontinuità mi riferisco al nuovo modo di vivere la passione per la Salernitana. Sono neofita di questo mondo, non sarò mai assertivo e non ho nessuna ricetta magica. Qualora dovessi commettere qualche errore sono sempre pronto a migliorare, a mettermi in discussione e a chiedere scusa. Il calcio è uno spettacolo, ma è anche un qualcosa che entra nelle famiglie. Si crea la discussione serale davanti al camino, dà calore umano e non è certo una industria asettica. Un presidente non può mai dire ‘la squadra è mia’, è un danno enorme nei confronti del club che crea disaffezione e svuota gli stadi. Non è nemmeno una mossa intelligente sotto il profilo economico. Io cercherò di non commettere questi errori. Voglio che i tifosi si avvicinino alla Salernitana portando avanti un progetto di cui andare fieri. Vi chiedo soltanto di avere un po’ di pazienza, faremo tutto il possibile per mantenere la categoria, ma soprattutto per garantire un futuro straordinario ad una piazza di livello assoluto. Cercherò di essere attento e sensibile a tutto. Non sono un imprenditore distratto, mi piace ascoltare ogni componente per crescere giorno dopo giorno. Da presidente cercherò di circondarmi di uno staff che monitorerà ogni cosa, senza tralasciare alcun dettaglio. Non ho avuto la possibilità di affrontare queste vicende. La questione biglietteria è una delle prime che ritengo sia giusto affrontare, in totale sicurezza porteremo giovani, bambini e famiglie allo stadio. Cercheremo di introdurre la tecnologia nelle modalità di emissione dei biglietti, magari lanciando un’app dedicata”.
  • Ore 16. Il nuovo presidente granata illustra il proprio progetto granata: “Amo le sfide e quindi proveremo a rimanere in Serie A. La squadra è fatta da ragazzi che hanno bisogno di fiducia, l’essere vincente è uno stato d’animo. Si è visto a Verona dove è successa una cosa incredibile. I bookmakers davano a 10 la vittoria della Salernitana, ma evidentemente hanno fatto male i conti perché questa è una squadra orgogliosa. Proveremo a salvarci e per questo stiamo preparando una strategia con un instant team, un nuovo DS che dovrebbe essere Walter Sabatini, che ha grande esperienza ed a cui verrà totalmente affidata la gestione del settore calcistico. Sono un neofita, d’ora in poi la società dovrà essere gestita in modo duale: una gestione che riguarda aspetti commerciali, marketing e innovazione, in cui ci sarà un presidio attento anche da parte mia, ed una gestione calcistica affidata, come detto, al direttore, poi andremo a giudicare i risultati. Punteremo sugli uomini a cui daremo delega per fare e, dopo un periodo di tempo, andremo a valutare l’operato con monitoraggio attento. Chiedo un po’ di pazienza e comprensione perché sono nuovo e preso dai migliori auspici per iniziare questo percorso che sono convinto sarà entusiasmante: mi auguro che non ci siano incidenti di percorso, a partire dalla partita di sabato, ma se ci saranno chiederò pazienza. Il progetto sta prendendo forma, ci stiamo mettendo testa e braccia, sia io che tutto il mio team, sono fiducioso e ottimista. Come diceva Eisenhower: <<Il pessimismo non ha mai vinto una guerra>>. Mireremo a essere la prima società sportiva improntata sulla sostenibilità, sul benessere dei lavoratori, dei tifosi e un territorio per gli stakeholders. Sabatini è un vincente, l’ho incontrato col prof. Fimmanò, e siamo arrivati entrambi con un reciproco sospetto. Lui non sapeva quale fosse la mia strategia mentre io ero preoccupato perché lui è sempre stato nelle grandi squadre. A un certo punto ci siamo fatti dei complimenti al limite del mieloso: ha idee chiare, ci crede, ha una capacità e una ferocia nell’essere determinato che mi ha fatto impazzire. Lo sentiremo parlare, ho sentito parole al miele riguardo questo progetto nuovo del calcio che vuole rivoluzionare tutti i gangli e le opacità. Manca poco, abbiamo fatto l’atto da qualche ora, poi nei prossimi giorni faremo una conferenza stampa anche con lui. Parlerò con lui riguardo l’allenatore perché finora non abbiamo affrontato l’argomento visto che si è corso tanto negli ultimi giorni. Andremo sul mercato, siamo qui per provare a non retrocedere, abbiamo due partite in meno e possiamo farcela. Essendo anch’io un giornalista pubblicista, capisco che avete bisogno di risposte e certezze. Devo parlare con Sabatini per il budget; non mi dispiace investire, mi dispiace gettare anche un euro, ma sono un grande investitore. Sabatini me l’ha chiesto, io ho detto che dipende: se c’è da fare degli investimenti li faremo; se c’è da comprare giocatori stanchi per dare alla piazza una maggiore immagine, allora no, io non vivo di stellette e non sono venuto qui per prendere la ribalta. Sono venuto qui per fare i fatti concreti. Avremo anche un nuovo statuto comportamentale nei confronti della stampa per dare notizie certe ed equilibrate anche perché in questi giorni sono circolate anche cose che creano corti circuiti. Con Sabatini faremo due tipi di contratti: uno ufficiale ed uno in stile gentleman agreement. Ci siamo parlati con chiarezza sin dal primo minuto. Il calcio è un’industria professionale in cui i risultati calcistici dipendono da tantissimi fattori. Un discorso è retrocedere in Serie B senza collezionare punti, un altro è sfiorare la salvezza e poter ripartire a testa altissima sin dal giorno dopo. A me non piace perdere le sfide e proprio per questo ci concentriamo sull’immediato. La priorità è mantenere la massima serie, poi ci rivedremo a giugno e faremo il punto della situazione”.
  • Ore 15,50. Iervolino volge l’attenzione alla vecchia proprietà: “Quando parlo di discontinuità sia chiaro che non sto criticando nessuno. Lotito, Mezzaroma, l’amministratore unico Marchetti e il direttore sportivo Fabiani hanno svolto un ottimo lavoro, ma non hanno toccato le corde del cuore. Non si può non parlare con i giornalisti. Non si può parlare poco e male con i tifosi. Oggi inizia un percorso diverso senza personalismi autocelebrativi. Bisogna creare quella trasparenza di cui il pubblico ha assolutamente bisogno ripudiando ogni forma di illegalità ed aggressività combattendo con tutte le nostre forze. Ho parlato con Fabiani, gli ho fatto i complimenti, ma l’ho anche rimproverato perché La Salernitana è qualcosa di più di una squadra da gestire dietro la scrivania. E’ sotto gli occhi di tutti che si sia creato uno scollamento totale e generale tra la dirigenza e il pubblico. Quando ciò accade, a prescindere dai risultati, un presidente ha necessità di intervenire. Questa città ha dignità ed orgoglio. Fino all’ultimo giorno la tifoseria ha camminato a testa alta pur temendo l’esclusione dal campionato ripudiando una gestione che non ha mai condiviso. Questo orgoglio mi è piaciuto in modo particolare e faccio al pubblico i miei complimenti”.
  • Ore 15,40. Prende la parola Iervolino per un discorso di presentazione prima di rispondere alle domande dei giornalisti: “L’accoglienza che mi hanno riservato i tifosi mi dà una gioia incredibile, sono davvero felice di essere qui con voi. Ho fatto tante cose nella mia vita, pur essendo giovane, ma dalla mezzanotte del primo gennaio è come se tutto fosse stato accantonato per concentrarsi totalmente su questo progetto a tinte granata. Sono stato travolto da un amore straordinario, forse anche inaspettato. Ho un progetto di cambiamento a 360°, mi piacciono le sfide e qualcuna l’ho anche vinta nelle mie attività professionali. Dietro ad una squadra ci sono valori dello sport che ci porteranno nelle scuole, tra le famiglie, ai laboratori di medicina di cui mai come oggi c’è assolutamente bisogno. Vogliamo una Salernitana ricca di professionalità di livello assoluto, l’osmosi con il territorio fa la differenza e il centro sportivo è un’idea che ho in testa da tanto tempo. C’è la volontà di creare un museo per regalare alla città e alle nuove generazioni un qualcosa che resti a vita. Vogliamo creare un settore giovanile di livello. La nostra non è una speranza, ma una certezza. Il nostro obiettivo è formare una academy. Investire sui giovani è tra le priorità”.
  • Ore 15,35. Intervento del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, in collegamento da casa perché colpito dal Covid: “Innanzitutto voglio rivolgere un saluto a Danilo Iervolino, al suo staff, ai dirigenti, alla stampa ed ai tanti tifosi che guardano alla Salernitana con un senso di amicizia e identitario. La Salernitana rappresenta per la nostra città un luogo della speranza e del riconoscimento. Va oltre gli aspetti sportivi. Ci auguriamo che con l’avvento di Iervolino le cose possano prendere una strada diversa e ricca di fiducia. Ha avuto il garbo di telefonarmi al momento del suo insediamento a Capodanno. E’ un imprenditore giovane, intelligente e dinamico che credo serva non solo alla Salernitana, ma anche al mondo del calcio. Credo che una persona come Iervolino possa dare una nuova spinta, una nuova speranza e trasparenza all’intero sistema calcio”.
  • Ore 15,30. Iervolino è arrivato presso la sede della Caffè Motta. Il neo presidente ha mostrato ai giornalisti presenti una maglia della Salernitana personalizzata con il suo nome e il numero 1.
  • Ore 15,20. Poco più di due ore fa, alle 13, Danilo Iervolino ha firmato il contratto con cui è diventato ufficialmente il nuovo presidente della Salernitana. Tra pochi minuti, Iervolino incontrerà la stampa locale presso la sede della Caffè Motta per presentarsi ai tifosi granata e presentare la nuova dirigenza del club.

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