Dopo Paulo Sousa tocca ad Antonio Candreva parlare in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni del fantasista granata, tra i punti di forza di un organico che non può prescindere dalle sue giocate: “In tanti sono già qui, altri arriveranno. C’è voglia di fare bene e di aiutare poi i nuovi ad inserirsi in un contesto già collaudato. Per quanto mi riguarda le motivazioni nascono in automatico, il mio lavoro mi piace tanto e la testa è sempre quella del ragazzo che svolge il ritiro per la prima volta. Non ho mai perso entusiasmo, voglio crescere e mettermi a disposizione dei miei compagni per vivere un’altra ottima stagione dopo quella passata, nella quale siamo riusciti a salvarci con quattro giornate d’anticipo. Non mi pongo un obiettivo personale perchè so che conta anzitutto il collettivo. Affronteremo un campionato competitivo e dovremo essere bravi a tenere i piedi per terra, ma allo stesso tempo a coltivare sane ambizioni. Calendario? Sbagliato dire che in avvio sia facile. Si parte a Roma, sarà tosta. E’ vero che poi affronteremo avversarie alla portata, del nostro stesso livello. Ma in A non esistono gare abbordabili e noi dobbiamo quanto prima fare i punti che ci servono per collocarci in una posizione tranquilla”.
Si parla poi dell’importanza del gruppo e della riconferma di Sousa dopo le tante voci del mese di giugno: “Il mister lavora bene sin dal primo giorno, ci ha trasmesso voglia e entusiasmo. Tutti avete visto la nostra seconda parte di stagione, ci siamo tolti grandi soddisfazioni e siamo riusciti a imporre il nostro gioco in casa e fuori a prescindere dall’avversario. Come ho detto prima non era facile salvarsi con 4 giornate d’anticipo e chiudere l’annata con relativa serenità. Siamo a sua disposizione, non c’è mai stata discussione. Quanto al gruppo, noi esperti dobbiamo metterci a disposizione e far capire a tutti quanto conti indossare questa maglia. Il capitano è Pasquale Mazzocchi, se serve ci sono anche io. Più che il simbolo sul braccio quello che fa la differenza è lo spirito giusto durante gli allenamenti: se lavori bene nel quotidiano, tutto poi si trasforma in prestazioni la domenica. Prima di tutto c’è la Salernitana. Siamo tutti amici, poi non sta a me parlare di chi resta, di chi va, di chi viene e di mercato. Certo, è importante mantenere un’ossatura di base forte, quando il gruppo è quello storico diventa più semplice capirsi e creare l’intesa giusta dentro e fuori il rettangolo verde”.
Sulle aspettative generali: “In ogni campionato si attraversano tanti momenti differenti e bisogna essere bravi a mantenere un equilibrio, soprattutto quando le cose vanno bene. Non è una frase fatta dire che dobbiamo essere un blocco unico, ha ragione il mister quando dice che ci attendono momenti di difficoltà ed è lì che ogni componente dovrà spingere nella direzione giusta. E’ ovvio che siamo ambiziosi, ma dobbiamo pensare alla salvezza. Da raggiungere assieme a compagni, allenatore, società e tifoseria”.