Quanto la sfida di mercoledì contro il Benfica può incidere sulla prestazione di domani della Juventus?
“Per capacità e abilità è una squadra che ha determinato l’85% dei campionati, hanno una mentalità importante e sono abituati a giocare anche tre volte a settimana. La rosa è forte e può interpretare diversi ruoli: dal 4-4-2 al 4-3-3 passando al 3-5-2. Ho visto la partita contro il PSG, sul piano tattico ho notato cose interessanti da una parte e dall’altra. Hanno la forza per mettere in difficoltà chiunque. La Salernitana deve fare la corsa su sè stessa, per acquisire un certo tipo di mentalità bisogna essere pronti anche quando giochi in stadi di questo genere contro avversari altamente competitivi”.

Ci potrebbero essere novità di formazione?
“Giochiamo domani sera e cercherò di capire se il mio amico Allegri fornirà qualche informazione maggiore. Ho le idee chiare, abbiamo provato molte cose e i cinque cambi consentono di modificare in corso d’opera il 50% dei giocatori di movimento. Chiunque sarà convocato è pronto per scendere in campo. Poco importa e nulla cambia se dall’inizio o nella ripresa. Quello che conta è l’interpretazione, su alcune situazioni c’è davvero tanto da lavorare e aver avuto una settimana a disposizione è stato importante”.

Andare a Torino contro la Juventus con la voglia di giocare senza essere sconfitti a priori è già una vittoria?
“Abbiamo una chiara strategia di gioco, in alcuni frangenti della partita voglio vedere una Salernitana offensiva che accetti l’uno contro uno anche contro avversari di grande qualità. Lo ripeto: dobbiamo crescere molto, i miei calciatori non devono mai perdere la voglia di apprendere e di mettere in pratica ciò che proviamo giorno dopo giorno”.

Iervolino ha detto che Nicola è da top club…
“Mi fa piacere abbia detto queste cose, è una gioia ma anche una responsabilità. Una cosa è certa: c’è stima tra tutti i componenti del gruppo lavoro. Ed è bello lavorare con un presidente di questo livello”.

Cosa lascia in eredità il 2-2 con l’Empoli?
“E’ il primo avversario che si è schierato in modo differente e ci siamo ritrovati a variare modo di stare in campo in corso d’opera. E’ stato un ulteriore step di crescita che tornerà utile anche nella gara di domani. Incontrando la Juventus dobbiamo essere pienamente consapevoli che è l’avversaria forse più duttile della serie A sul piano tattico, chi capisce di calcio sa quanto sia difficile per un allenatore trasmettere questo tipo di identità”.

Chi giocherà regista?
“Abbiamo lavorato su Kastanos la settimana scorsa, ma ho provato altri calciatori come play. Non vi farò il nome. A me piace scoprire i calciatori che sono arrivati, che sia dall’inizio o in corso d’opera vedrete una rotazione costante in quella posizione di campo. Maggiore? Gioca molto bene sul terzo uomo, sa riconoscere il triangolo offensivo e difensivo e può agire anche da trequartista dietro le punte. Domani vedrete, le partite servono a dare delle indicazioni concrete rispetto a quanto proviamo in settimana”.

Maggiore gioca?
“Sì. Dove ancora non lo so”.

Daniliuc è il regista difensivo della Salernitana?
“Ha caratteristiche diverse rispetto a chi ha giocato, ad oggi, in quella posizione. E’ molto giovane, ciononostante ha fisicità e personalità. Voglio integrare tutti e subito, deve mettere minuti nelle gambe e so che ha qualità per agire pure da braccetto. Partecipa all’azione offensiva da terzino aggiunto, è un ragazzo interessante con prospettive importanti. Siamo consapevoli possa essere utile da subito, ma non so ancora se giocherà dal primo minuto”.

Come stanno Sambia e Bradaric e quanto sarà importante la sosta post Lecce?
“Bradaric sta bene, non ha difetti di forma ma li aveva di minutaggio. Si sono alternati di più Candreva e Mazzocchi nel suo ruolo, ma lo vedo molto bene ed è un calciatore esplosivo. Il suo fisico gli ha permesso di ritrovare la miglior condizione in breve tempo. A me piace tanto, contro Bologna ed Empoli ha avuto spazio ed è abile e arruolabile per domani. Quanto a Sambia, dico che spero quanto prima di concedergli una opportunità. I cinque cambi sono un grosso vantaggio sotto questo punto di vista”.

In settimana è stato presentato il progetto per il settore giovanile, quanto può essere importante in prospettiva futura?
“Molto. C’è ambizione, la società ha fatto investimenti. Ricordiamoci, però, che si parte da zero e ci vorrà tempo. Il settore giovanile è sempre il serbatoio della prima squadra, con noi abbiamo già Motoc e Iervolino e questo ci fa veramente piacere”.

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