Fare di un’erba un fascio è mestiere per stolti. Sparare sul mucchio senza i debiti distinguo uno sport assai popolare. Nonostante i suoi mille difetti, la rete è diventata – ob torto collo – lo strumento di condivisione e di connessione più usato al mondo. E’ una verità talmente eclatante che non sarebbe nemmeno il caso di parlarne. Eppure – in diversi ambienti non solo calcistici – la si demonizza. Guarda caso, lo si fa solo quando vengono dette o scritte cose scomode e che comunque non aggradano l’hater di turno. Venendo in casa Salernitana, sono ormai migliaia i profili social di tifosi granata pieni zeppi di parole di contestazione verso questa società, in particolare la proprietà rappresentata dal duo romano Lotito-Mezzaroma, la dirigenza nella persona del dg Angelo Fabiani ed anche nei confronti del neo allenatore Fabrizio Castori. Prendendo le distanze da tutti coloro che utilizzano il turpiloquio, le offese e la diffamazione come strumenti di accusa, ci pare d’obbligo però sottolineare come ci siano tantissime persone perbene che stanno manifestando pubblicamente il proprio dissenso rispetto alla gestione attuale della società granata. Lo si è visto clamorosamente durante la diretta Fb del sorteggio dei calendari di B, quando nei commenti erano innumerevoli quelli che sottolineavano la propria contrarietà alla multiproprietà. Ma in rete c’è anche altro. Ci sono le proteste civili, quelle legali (come l’azione del club Generazione Donato Vestuti indirizzata direttamente al ministro Spadafora) e quelle a difesa del consumatore (alcuni gruppo di salernitani stanno anche verificando, attraverso le associazioni di categoria, la possibilità di intraprendere una class action contro l’attuale proprietà della Salernitana. Insomma un universo di passione e contestazione che merita rispetto.