Genova si risveglia contenta oggi. Parlo della parte blucerchiata che già ieri sera, dopo aver vinto con la Salernitana per un goal, un maledettissimo tiro in porta frutto di disattenzioni dei granata, ha iniziato a fare ipotesi per le prossime gare. In strada la gente, suonava e gioiva pensando: ” Possiamo ancora lottare per questa categoria”.
Li ho visti ero con loro, triste per una partita alla quale non dovevamo arrivare, triste perché ho visto una squadra in campo già nel prepartita rassegnata. E dire che la Sampdoria, dai comunicati, le interviste ad Evani in settimana, pareva ancora più sfiduciata dei granata. Purtroppo in campo dopo un timore iniziale tra strattoni ai salernitani, cadute continue i doriani si sono fatti largo ed hanno segnato.
La lotta tra le due povere si è conclusa in quel momento. Nonostante, infatti dopo i salernitani abbiano cercato di entrare tra la difesa delka Sampdoria chiusa a riccio, inutilmente.
Una cosa ha mi colpito. I nostri calciatori già nel riscaldamento e poi ad ingresso in campo erano con la testa bassa. Brutto segno, ho pensato, ma poi sono tornata fiduciosa. Tanto basta un pareggio oggi, mi son detta, e la vittoria a Cittadella se le altre fanno il loro dovere in campo, Sassuolo, Juve Stabia. Già io ci credevo che gli altri se la giocassero. Così non è stato, ma peggio noi siamo usciti sconfitti dal Marassi. Le colpe. Beh so tante. L’unico scusato è Marino che ha dovuto ” giostrare” con una squadra che non offriva molto. Lo dimostra il suo tentativo di portare via il pareggio sostituendo un ” triste Cerri” con l’ancor più “triste Simy”.
E se vinciamo a Cittadella? E le altre squadre onorano la maglia. Ipotesi che si moltiplicano nella testa. A sto punto solo un miracolo ci può salvare.

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