Di Vincenzo Senatore
Salerno è la città del disfattismo. Dal fischio finale della partita col Cagliari è un’inesauribile litania. Siamo spacciati, i sardi e il Genoa faranno 6 punti, c’è un complotto contro di noi e Empoli e Udinese giocheranno la partita della vita. Come se la Salernitana fosse 1 punto dietro e non avanti. Come se non dipendesse tutto dai risultati dei granata. Che hanno tutte le carte in regola per fare 6 punti e chiudere il discorso salvezza. Alla faccia delle partite farsa tipo Cagliari-Sassuolo e Genoa-Juventus, delle dietrologie e dei complotti. E onestamente una squadra che fa 5 punti in una settimana, al culmine di un tour de force che solo la Lega Calcio italiana delle barzellette poteva concepire, può tranquillamente fare bottino pieno a Empoli e in casa con l’Udinese. Contro il Cagliari i granata, come già successo a Roma e Bergamo, subiscono gol nel finale e questo forse è l’unico neo dell’ultimo fantastico mese. Ma bisogna avere fiducia perché questo gruppo, con una settimana di lavoro anziché poche ore, e con la possibilità di preparare adeguatamente la partita di Empoli ha ottime possibilità di vincere. Certo, i toscani a differenza di quanto fatto dal Sassuolo a Cagliari e dalla Juve a Genova, non regaleranno niente come è giusto che sia. Ma questo non deve interessare nessuno. La Salernitana è forte e non deve avere paura di niente. Sei punti per tenersi stretta la A. Salerno, più di tutte le altre piazze, la merita.