di Giovanni Di Domenico
Nel calcio una delle prime cose da insegnare è la seguente: la serata storta può capitare a tutti, non esiste giocatore che performi al massimo in tutti gli incontri.
Durante la finestra di mercato invernale, Morgan De Sanctis ha deciso di pescare in Serie B, nelle fila della sorpresa Sudtirol, uno dei centrocampisti più promettenti a livello nazionale, già noto da tempo agli addetti ai lavori per i suoi trascorsi nel settore giovanile della Juventus, ancora detentrice del cartellino.
Ieri sera è stata proprio la squadra nella quale è cresciuto a giocargli un brutto scherzo: il rigore causato e il disimpegno sbagliato ad inizio ripresa hanno inevitabilmente indirizzato la gara a favore della compagine bianconera.
Errori che hanno portato Nicolussi Caviglia ad essere il bersaglio principale dopo il triplice fischio, come se per una partita sbagliata fossero state automaticamente cancellate le ottime prestazioni messe in mostra nel primo mese con l’ippocampo sul petto.
Poche squadre hanno il privilegio di avere in organico talenti di questo spessore: lasciamolo crescere nella massima serenità possibile senza condannare alla prima occasione utile.
Così bisogna lavorare con i giovani: imparare a valorizzarli è fondamentale per godersi la loro crescita. In questo purtroppo la piazza di Salerno, ma soprattutto il movimento calcistico italiano, ha ancora tanto da imparare.