La questione trust è stata archiviata. Ora la Salernitana dovrà essere ceduta ad un nuovo imprenditore entro il 31 dicembre, pena l’esclusione dal campionato di Serie A. Si spera, ovviamente, che la vendita della società avvenga nel più breve tempo possibile per poter avere maggiori possibilità di sopravvivenza, non solo sportiva ma anche societaria. Proprio per questo, in questi sei mesi a disposizione bisognerà pensare anche ad organizzare il prossimo campionato che richiederà grandi sforzi per evitare un immediato ritorno in cadetteria. Non bisogna dimenticare che se al 31 dicembre la Salernitana sarà ultima in classifica con mezzo piede in Serie B, il suo valore sarà ovviamente deprezzato. Per evitare questo scenario c’è bisogno di programmazione, campagna acquisti e serietà, oltre alla componente ambientale.
Programmare un campionato di Serie A da neopromossa è ben diverso dal farlo per un torneo di B o di C. La concorrenza è agguerrita e sulla carta le dirette rivali per la salvezza dovrebbero essere Spezia, Empoli e Venezia. Quindi bisognerà fare meglio di queste squadre per evitare di finire negli ultimi tre posti che valgono la retrocessione. Allo stato attuale è un’impresa molto difficile. Occorre quindi costruire una rosa all’altezza e fornire al tecnico Castori elementi compatibili col modulo utilizzato e in grado di alzare il tasso tecnico della squadra. Buona parte dell’esito del campionato sarà deciso dal ritiro precampionato: affrontarlo con la squadra quasi al completo può garantire una marcia in più nel corso dei mesi; viceversa, fare un ritiro con una rosa incompleta comporterebbe maggiori difficoltà nel ridurre il gap dalle concorrenti. Al di là delle operazioni di mercato e dei calciatori a disposizione, l’Arechi potrà fare la differenza ed aiutare a motivare la squadra nei momenti di difficoltà. La tifoseria ha sempre dimostrato di poter essere il dodicesimo uomo in campo. Bisogna, però, evitare di cadere in disfattismi ed eccessi di ottimismo, restando ben ancorati alla realtà, dimostrando di essere una piazza all’altezza della categoria. Tutte le componenti sono davanti ad un esame di maturità, al cospetto di un torneo importante.