Di Giovanni Di Domenico

Nonostante le porte chiuse e l’assenza dunque del calore dei tifosi granata allo stadio, l’Arechi è tornato a rappresentare un fortino per la Salernitana, capace di collezionare 33 punti, di cui 9 vittorie, tra le mura amiche, risultando inoltre come la difesa meno perforata con soli 9 gol subiti. L’ultima sconfitta casalinga risale al 4 gennaio scorso contro il Pordenone, ricordata soprattutto per le decisioni molto dubbie dell’allora direttore di gara Rapuano, che lasciò gli uomini di Castori in 9 uomini a causa delle espulsioni di Capezzi e Di Tacchio. Un ritmo frenato dai quattro pareggi consecutivi a cavallo tra febbraio e marzo (Chievo, Vicenza, SPAL, Cosenza), ma che ha ripreso a carburare con le due vittorie di misura rifilate a Brescia e Frosinone. Un rendimento interno da primato (sopra anche alla capolista Empoli) che fa ben sperare per questo rush finale, in particolar modo con gli scontri diretti ravvicinati contro Venezia e Monza in programma proprio a via Allende.

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