di Giuseppe Barbato

Sepe 6: non ha tante occasioni per essere chiamato in causa, rigori esclusi. C’è e anche dà garanzie in fase d’impostazione. Uno di quelli da cui ripartire.

Mazzocchi 6: lo Spezia spinge molto dal suo lato e riesce a tamponare per quanto possibile, in fase di spinta si propone tanto e produce molti cross (82′ Gyomber s.v.).

Dragusin 7: tutti aspettano Fazio ma è lui a prendere in mano la difesa e a guidarla. Sempre presente in fase di impostazione, si sgancia bene quando serve e non rischia mai l’errore. Esattamente quello che serviva nel reparto arretrato: freschezza e personalità.

Fazio 5: non è solo il rigore procurato a incidere sul suo giudizio. È ancora arrugginito e non ha lo spolvero dei giorni migliori, cerca qualche giocata spettacolare ma prima deve trovare certezze sulle cose semplici.

Ranieri 5: nella vecchia Salernitana era uno dei migliori, nella nuova Salernitana sembra inadeguato. È l’immagine della rosa costruita in estate e il confronto con quella attuale è impietoso. Tanti errori gratuiti e almeno uno, il fallo su Amian, si rivela sanguinoso perché genera il secondo rigore spezzino.

Lassana Coulibaly 6: non è al top della forma, complice anche la Coppa d’Africa, ma tiene bene sui 90° ed è combattivo su entrambi i lati del campo. Anche lui non brilla per precisione ma non è il suo compito: quello che deve fare è garantire corsa e fisicità, cosa che fa egregiamente.

Radovanovic 7,5: non doveva giocare e invece non solo gioca ma regge tutta la partita dando ordine alla squadra. Non è un regista tecnico ma ha grande intelligenza tattica e sa sempre giocare con raziocinio. Non sbaglia nulla ed è sempre al posto giusto. Se non fosse per i gioielli di Verdi sarebbe il migliore in campo con distacco.

Kastanos 4,5: pure per lui vale il discorso fatto con Ranieri. C’è una differenza che aggrava la sua posizione rispetto al difensore scuola Fiorentina: il liscio in area di rigore a inizio ripresa, un errore che pesa sul match nella speranza che non sia decisivo quando ci sarà da fare i conti a fine stagione (65′ Bohinen 6. Viene servito poco, nonostante cerchi di farsi notare il più possibile. Ha smania e potrebbe dare molto a questa squadra).

Ribery 5: lento, lezioso, casinista. Sono tanti gli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere la prestazione dell’Alieno. La verità è che non può fare le stesse cose che faceva nel girone d’andata. Ha bisogno di trovare concretezza, prima ancora della condizione (76′ Mikael s.v. diciotto minuti e quattro palloni toccati sono troppo poco per giudicarlo: i compagni hanno l’ordine di cercare la spizzata di Djuric e lui viene tagliato fuori).

Verdi 8: potrebbero bastare i due capolavori su punizione per descrivere la sua partita ma non basta. La Salernitana ha trovato un vero numero 10 nelle sue file e Simone Verdi ritrova la voglia di giocare, oltre che lo spunto per incidere negli ultimi 25-30 metri (65′ Perotti 5,5: non va tanto meglio di Ribery: anche lui deve accelerare i tempi di gioco e non perdersi in preziosismi. Questa squadra ha bisogno di giocate che alimentino il ritmo, non che lo rallentino).

Mousset 5: non giocava da tempo e si vede, non ha la necessaria condizione e non basta la determinazione dei primi 25′. Il rigore provocato lo ammazza psicologicamente e gli scossoni che arrivano dalla panchina sono inutili, il cambio è inevitabile. (Djuric 5: nel secondo tempo dovrebbe trascinare la squadra, di testa vince la maggior parte dei duelli ma raramente riesce a far salire la squadra e supportare i compagni).

Colantuono 4: per descrivere la sua partita basta un numero: 40,4. Si riferisce al baricentro della Salernitana del primo tempo: una squadra lontano dalla porta, incapace di alzarsi e aggredire uno Spezia che ha fatto uso sapiente del possesso palla. Nella ripresa, complice un normale ripiegamento degli avversari, invece di puntare sulle due punte ha cercato le vecchie soluzioni e ha fatto cambi tardivi. Forse sarà la sua ultima gara e non potrà lamentarsi di questo cambio della guardia.

Spezia: Provedel 6.5; Amian 5.5, Erlic 6, Nikolaou 6.5, Reca 6, Kiwior 6.5, Sala 6 (68′ Nguiamba 6); Gyasi 5.5, Maggiore 6, Verde 6.5 (68′ Agudelo 6.5); Manaj 5.5 (76′ Nzola 5). Thiago Motta 6.5

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