di Giovanni Di Domenico

La solita spinta della tifoseria non è bastata alla Salernitana per portare a casa i tre punti. All’Arechi non si registra il sold out per la prima vera partita casalinga dell’era Iervolino-Sabatini, ma i 10mila presenti si fanno comunque sentire.

La serata di tifo inizia alle 18 davanti all’hotel Mediterranea, dove la Curva Sud Siberiano si è data appuntamento per scortare il pullman della squadra fino allo stadio. Cori e fumogeni hanno accompagnato l’ingresso degli uomini di Colantuono nell’impianto.

C’era tanta attesa per vedere all’opera il nuovo organico completamente rivoluzionato da Walter Sabatini. Molti hanno rispettato le aspettative, altri invece sono stati rimandati.

“E se tu salti Salerno va in vantaggio”. Detto, fatto. Al 3′ Ribery guadagna una punizione dal limite dell’area. Alla battuta si presenta Simone Verdi che fa subito esplodere l’Arechi e lo speaker Luca Scafuri, in “smart-working” a causa della positività al Covid.

Dopo il pareggio di Manaj su rigore, allo scoccare del quarto d’ora Verdi regala un’altra perla da calcio piazzato, diventando il primatista di reti segnate su punizione diretta (ben 8).

Il nuovo pari degli ospiti smorza definitivamente la gioia dei tifosi. Un pari che lascia un sapore amaro in bocca, ma la sensazione che stia nascendo una nuova Salernitana è sotto gli occhi di tutti. La battaglia è ancora lunga e, finché la matematica non condannerà, il sostegno alla squadra dovrà essere incondizionato. E ora tutti a Genova!

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