Diversi scienziati del web hanno emesso sentenze di ogni genere pur di sminuire la notizia. Un po’ come accadde quando vi anticipammo – ad esempio – dell’esonero di Sousa e dell’arrivo di Inzaghi mentre costoro sfogliavano l’almanacco propinando al pubblico i nomi di tutti gli allenatori liberi da vincoli contrattuali. Anche in questo caso, in attesa dell’ufficialità, ribadiamo quanto scritto sabato notte: la Salernitana ha deciso di esonerare il direttore sportivo Morgan De Sanctis. Alla base della scelta la volontà di aggiungere all’organigramma societario una figura maggiormente carismatica e che possa mettere le cose a posto in uno spogliatoio ad alta tensione e formato da gente che non sta dando il massimo per la maglia granata. 

C’è poi il discorso legato ai risultati. L’avvicendamento in panchina non ha sortito gli effetti sperati ed è evidente che il problema non fosse affatto la guida tecnica. Questa Salernitana aveva bisogno come il pane di due difensori centrali, di un esterno sinistro, di due centrocampisti e di un che vedesse la porta. Ad oggi,  invece, Martegani è un oggetto misterioso, i quattro attaccanti hanno segnato complessivamente un solo gol in campionato e Legowski non appare superiore a Nicolussi Caviglia. Senza dimenticare che l’imminente reintegro in rosa di Simy costituisce un altro punto a sfavore del ds che, in estate, lo ha tenuto ai margini della rosa anche quando in ritiro non c’erano attaccanti con cui lavorare e Sousa era costretto ad utilizzare i portieri come calciatori di movimento nelle esercitazioni tattiche. 

Come sottolineammo con chiarezza, l’ufficialità non sarebbe stata imminente. Prima il club, che ha avviato un vero e proprio casting “per valutare almeno 6-7 elementi e capire con quali motivazioni verrebbero a Salerno”, vuole trovare un adeguato sostituto e capire, contestualmente, se per De Sanctis ci possa essere un altro ruolo, magari al fianco di Colantuono per il settore giovanile o come capo osservatore per il mercato estero. La stima per l’uomo resta immutata, Iervolino gli riconosce l’ottimo lavoro svolto nella passata stagione ma sta capendo ci voglia un ulteriore scossone per destare dal torpore squadra e ambiente.

De Sanctis, in quel caso delegittimato totalmente, accetterebbe? Quanto al sostituto, stanno circolando una marea di nomi. Marino è pista non presa in considerazione, Faggiano sta trattando con il Catania e per ora smentisce contatti con i granata, Petrachi è stato proposto dagli stessi intermediari che a settembre organizzarono l’incontro con Inzaghi (interpellando direttamente il patron, non il ds) mentre Sabatini, lo ribadiamo, è ipotesi esclusivamente social che il club non prende in esame. Il perchè resta un mistero. E così occhio al nome a sorpresa.

E’ ovvio che un nuovo dirigente chiederebbe garanzie economiche. Per sè stesso e in vista del mercato di gennaio. De Sanctis resterebbe saldo al suo posto e opererebbe in prima persona tra due mesi solo se la società non si accordasse con altri professionisti. Dopo Sassuolo il quadro sarà più chiaro e Iervolino potrebbe convocare a Roma l’amministratore delegato Maurizio Milan, lo staff tecnico e l’intera dirigenza per fare il punto della situazione e analizzare nel dettaglio i motivi di questa falsa partenza nemmeno poi tanto sorprendente. Seguiranno aggiornamenti.

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