Era da molti atteso ad un faccia a faccia chiarificatore su molti aspetti della gestione del mercato granata. E il diesse Morgan De Sanctis – con accanto il neo direttore generale Mara Andria – non ha fallito l’obiettivo: fare una operazione di trasparenza sull’andamento delle trattative, correggere alcune imperfezioni in ambito comunicativo e infondere fiducia assoluta per una squadra che nonostante sia ancora incompleta, guarda al futuro a medio e lungo termine, senza aver paura del presente e delle sue difficoltà.
In una sala stampa presa d’assalto dai cronisti locali e non, il diesse granata ha messo subito le carte sul tavolo: “Fino a questo momento ritengo sia stato fatto un buon lavoro da parte della società, partivamo da una situazione della precedente stagione, andava sicuramente migliorata la squadra su larga scala. Non si possono trascurare però gli otto acquisti fatti, di cui sette a titolo definitivo. Sono stati anche investiti, tra costi di cartellino e commissione, abbondantemente più di 20 milioni di euro e sono arrivati giocatori giovani, di prospettiva, ma anche di sicura affidabilità per il presente, parliamo di Lovato, Pirola che è l’unico prestito, Bonazzoli, Bradaric, Valencia, Kastanos, Sambia, Botheim. Questo non è un lavoro che vale poco sul piatto della bilancia, come sappiamo deve essere ancora completato. Il ritardo in sè non mi preoccupa perché la Salernitana ha un obiettivo, quello di consolidarsi in questi prossimi mesi all’interno della Serie A, dopodiché negli anni vorrebbe diventare un modello come l’Atalanta in Italia o il Villarreal in Europa. Ma questo passaggio non puoi pretendere di farlo nell’arco di un’estate, il progetto è all’inizio. Arriveranno altri giocatori. Sono stato chiarissimo fin da subito: non si può barattare la fugace e immediata felicità con l’obiettivo che questa società ha, quello di essere giudicata per i risultati che arriveranno a fine stagione. Fino al momento alla chiusura del mercato estivo avremo una gara di coppa e ben quattro di campionato, dopo ce ne saranno undici fino alla sosta per il mondiale in Qatar, poi il mercato si riaprirà a gennaio e mancheranno ancora 23 partite. Se aspettare adesso l’opportunità giusta per essere più competitivi durante l’anno è un’esigenza, di questa esigenza tutti ne siamo consapevoli. Mi piacerebbe che questo messaggio venisse trasferito ai tifosi e a tutto l’ambiente. In un momento in cui la Salernitana potrebbe essere meno competitiva, è proprio lì che il tifoso dovrebbe sentirsi partecipe di un progetto”.
Poi lo stesso De Sanctis ha provato a fare chiarezza su alcuni ulteriori aspetti della gestione di questi primi 30 giorni a Salerno, degli errori di valutazione e di tutte le difficoltà connesse: “La conferenza di mister Nicola al termine del triangolare e la mancanza di competitività? Era circoscritta a quello che siamo oggi ed è fortemente condizionata all’indisponibilità di nove giocatori che faranno parte del progetto tecnico. Credo profondamente che la proprietà, il gruppo di lavoro della direzione sportiva, lo staff tecnico, i giocatori che ci sono adesso meritino profondamente l’appoggio dell’ambiente. Nicola aveva detto di non voler aspettare il 31 agosto? Ho riascoltato più volte la sua conferenza, con lui mi sono pure confrontato in modo diretto. Gli ho detto mille volte che non deve preoccuparsi: c’è un direttore sportivo che ha piena consapevolezza di cosa ci potrebbe succedere in queste prime giornate. Magari ci succederà anche qualcosa di bello perché tireremo fuori una forza che non pensiamo nemmeno di avere. Il mister sa tutto ciò che abbiamo fatto e sa che faremo ancora. La Salernitana ha giocato tre stagioni in Serie A nella sua storia, questa è la quarta e siamo fermamente convinti che la disputeremo al meglio, con i giocatori più adatti che decideranno di venire a sacrificarsi per la Salernitana. Abbiamo puntato a profili medio alti che hanno certe volte bisogno di un po’ di tempo per convincersi ed io aspetto, non sono assalito dall’ansia di dover costruire la squadra che renda felici momentaneamente i tifosi quando poi mi potrebbero tornare indietro delle opportunità migliori, oppure chiudere subito a cifre non accettabili. Ci saremo e saremo forti, più dell’anno scorso. Del resto, lo siamo già. Dare delle tempistiche è stato sbagliato. Preferisco barattare una competitività attuale più alta di fronte al fatto che aspetto l’arrivo dei migliori possibili un po’ più avanti. Iniziare bene è importante, Dopo la Roma affronteremo dei competitors per il nostro obiettivo. Ne sono consapevole ma non mi faccio soffocare dall’ansia, è importante guardare a lunga gittata. Arriveranno giocatori forti, al momento giusto e col prezzo giusto. Quando finirà questo mercato ci saranno zero alibi, in primis per il sottoscritto”.
Poi il diesse ha annunciato che da qui alla fine del mercato di agosto arriveranno 4 elementi, un difensore, due centrocampisti ed un attaccante, oltre ovviamente a qualche altro innesto in base al numero di cessioni che verranno effettuate per sfoltire la rosa. Sul caso Mazzocchi è stato laconico: “Pasquale ha un contratto fino al 2025, abbiamo proposto un ritocco sostanziale al suo ingaggio. Per noi c’è tutta la volontà che lui continui con la maglia granata”.