di Giovanni Di Domenico

Conferenza stampa anticipata per Stefano Colantuono. Il trainer granata ha parlato questo pomeriggio presso la sede di Caffè Motta, presentando la gara di domenica contro la Lazio. Per il tecnico, romano e romanista, si tratterà di un derby: “Sono notoriamente giallorosso, non lo nascondo, ma non vivo la rivalità con la Lazio. La gufo solo quando gioca contro di me”.

Per la trasferta dell’Olimpico Ribery e Gondo saranno a disposizione. Colantuono ha fatto il punto sull’infermeria: “Oggi Ribery si è allenato con noi, ha avuto una settimana molto particolare perché ha preso un colpo contro il Napoli e abbiamo dovuto gestirlo. Siamo fiduciosi per domenica. Stesso discorso per Gondo, anche lui si è unito oggi al gruppo. Lassana viene da 30 giorni di infortunio per un problema muscolare. E’ guarito, ma ha bisogno di recuperare nel migliore dei modi. Già averlo con noi è un motivo di sollievo, ma bisogna considerare il lungo periodo di stop”.

“Per noi è una partita importante, abbiamo la necessità di fare punti. Dobbiamo rimanere attaccati alle dirette concorrenti per giocarci la salvezza. Contro la Lazio sulla carta è una partita proibitiva, ma contro il Napoli abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con le big. La Lazio ha grande qualità, ma quando si ha la possibilità di ripartire bisogna farlo, perché le possibilità si verificano sempre. Domenica abbiamo avuto le nostre occasioni, soprattutto con Gagliolo. Sono convinto che anche a Roma avremo le nostre chance, sarà importante sfruttarle. I dettagli faranno la differenza”.

Sulla questione societaria: “Appena ho ricevuto la chiamata per tornare a Salerno ho subito accettato senza pensarci due volte. Credo che queste dinamiche possano aver frenato la costruzione dell’organico in estate, ma in questo momento penso non ci siano motivi di disturbo”.

Su un possibile cambio modulo: “Se non dovesse esserci Ribery qualcosa bisognerà pur inventarsi. Durante la sosta potremmo lavorare meglio sotto questo aspetto. Sono fiducioso per il suo recupero e sono sicuro possa partire dall’inizio. Emergenza infortuni? Dobbiamo cercare di non farci condizionare e pensare partita dopo partita”.

In settimana Colantuono ha avuto un confronto con Belec, apparso sottotono nelle ultime uscite: “E’ un ragazzo molto equilibrato, ha condiviso alcune cose che ci siamo detti”.

Domenica il tecnico ritroverà Akpa Akpro, approdato a Salerno nel 2018 sotto la sua gestione: “Jean Daniel è un ragazzo squisito, quando è arrivato a Salerno era tormentato dai problemi fisici ma portava con sé già un grande bagaglio di esperienza. Sono contento del suo percorso, è una persona perbene”.

Colantuono scioglierà i dubbi di formazione nella rifinitura di domani: “Tra i centrocampisti non abbiamo qualcuno che sappia cucire il gioco, e per questo ho chiesto a Bonazzoli e Ribery di farlo. So che Bonazzoli è un attaccante, io gli ho chiesto un sacrificio perché avevamo bisogno di un giocatore con quelle caratteristiche. La Lazio ha le stesse caratteristiche del Napoli, pressa molto e ti lascia spazi. Domenica ho preferito Gondo perché ha più gamba rispetto a Simy e Djuric e attacca la profondità, contro Koulibaly se l’è cavata abbastanza bene. Dovevamo essere più fluidi nella manovra e più efficaci. Non so se potrò confermarlo, in settimana Cedric ha avuto qualche acciacco. Contro queste squadre possiamo permetterci solo un giocatore “mezzo e mezzo”, non due. La Lazio è una squadra che palleggia bene. Domani ho un altro allenamento e valuterò le condizioni dei ragazzi. Il Napoli aveva un vertice alto, con Zielinski tra le linee. La Lazio gioca prevalentemente con il regista davanti alla difesa, le mezzali e tre attaccanti. Ci sono anche i singoli che fanno la differenza. Sarà una partita in cui bisognerà mantenere alta la concentrazione. Cercherò di mettere in campo la squadra più fresca possibile”.

Tra i giocatori che stanno trovando più spazio con il nuovo tecnico c’è sicuramente Nadir Zortea: “E’ un ragazzo cresciuto nell’Atalanta, e io della dea so vita, morte e miracoli. Potevo farlo giocare dall’inizio già contro l’Empoli, ma volevo conoscerlo meglio visto che non aveva mai giocato terzino. Sta facendo bene, ha dei margini di miglioramento ancora molto ampi. Ha buona gamba, ha corsa e crossa bene. Bisogna dargli fiducia e continuità. Veseli è rientrato, sta bene, ma anche lui viene da un lungo periodo in cui è stato fermo. Kastanos è un giocatore valido, domenica non ci sarà e per questo non posso piangermi addosso”.

Su Simy: “E’ arrivato tardi, ha una struttura importante e non aver fatto la preparazione estiva è un handicap non di poco conto. Ovviamente sta pagando anche qualche difficoltà della squadra. Deve ritrovare fiducia e condizione, a volte basta una scintilla per cambiare il trend della stagione. I numeri delle scorse annate non si possono cancellare. Siamo fiduciosi di poterlo recuperare nel più breve tempo possibile”.  

Infine, Colantuono ha commentato alcune dichiarazioni del giornalista napoletano Paolo Esposito: “Mi dà fastidio il fatto che si sia permesso di parlare della nostra vittoria a Venezia, appellandosi all’arbitraggio. Non credo sia elegante e carino entrare nelle vicissitudini di una squadra che ha vinto una partita meritatamente. Ritengo sia stata una caduta di stile”.

Non è mancato l’elogio alla tifoseria granata da parte del tecnico: “Questo personaggio pubblico, come si definisce, ha definito i salernitani “tifosotti”. I nostri “tifosotti” domenica saranno in 6000 all’Olimpico. Noi siamo orgogliosi di rappresentare questi colori e questi tifosi. Non so quante tifoserie possono vantarsi di portare 6000 persone in trasferta. A Venezia la partita ce la siamo sudata e l’abbiamo vinta senza l’aiuto di nessuno. I nostri non sono tifosotti, ma tifosoni. Noi siamo orgogliosi di rappresentarli, sapendo quale sarà il ruolo che dovremmo svolgere in questo campionato”.

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