di Giuseppe Barbato
Il Monday Night con lo Spezia rappresenta la prima occasione per vedere all’opera l’instant team costruito sul mercato dal d.s. Sabatini. Ma come andrà in campo? Quali potranno essere gli undici effettivi? E quali saranno gli accorgimenti per affrontare il tenacissimo Spezia di Thiago Motta?
La risposta alla prima domanda influenza inevitabilmente le altre due. Nelle ultime gare Colantuono ha riportato in auge il 5-3-2 utilizzato da Castori nelle prime giornate, poi accantonato in favore di un 4-3-1-2. Adesso il tecnico di Anzio ha tutte le possibilità, tecniche e tattiche, per ripetere il cambio di modulo adottato dal suo precedessore che garantì un pizzico di audacia e personalità in una squadra che troppe volte ha mostrato carenze in tal senso. Non è solo questione di moduli ma di uomini e atteggiamenti. I nuovi acquisti possono garantire un maggior contributo in fase di possesso palla, essendo dotati di maggior tasso tecnico, e anche la possibilità di aggredire più alta la squadra avversaria invece di abbassarsi tanto e organizzarsi secondo una difesa posizionale. Obiettivi che Colantuono dovrà perseguire, prima di tutto tramite un atteggiamento diverso.
Quali saranno i nuovi acquisti a vedere subito il campo? Potrebbero essere diversi i nuovi innesti. In porta Luigi Sepe prenderà il posto che nell’ultimo anno e mezzo è stato appannaggio di Vid Belec, con l’obiettivo di portare la propria dote di esperienza e leadership. Considerando la difesa a 4 Mazzocchi è sicuro del posto, anche perché è giocatore di ruolo e non ha grande concorrenza, e a sinistra ci sarà il solito Luca Ranieri. Sulla coppia di centrali ci sono tre opzioni: Fazio, Dragusin o Gyomber. Dei tre quello sicuro del posto sembra essere il Comandante, pronto a prendere le redini del reparto sul centro-sinistra. Sul centro-destra entrambi i giocatori possono dire la loro, ovviamente con compiti diversi: Gyomber può garantire un maggior contributo in fase di marcatura; Dragusin, già pronto fisicamente, può offrire un sostegno in fase di dinamismo e impostazione. Passando ai tre di centrocampo tutto passa dal fulcro centrale. Qui sono in ballo due nuovi acquisti: Bohinen e Radovanovic. Il serbo, che può anche disimpegnarsi come centrale, farebbe quello che faceva Di Tacchio: giocatore fisico, di sostanza che può fare da riferimento. Bohinen invece sarebbe il regista puro, al quale affiancare la coppia interditore-incursore, come si dice oggi. Qui si potrebbe contare sulla vecchia guardia: quindi rispettivamente Lassana Coulibaly e Kastanos. Nel caso si punti su Radovanovic in mediana potrebbe esserci lo spostamento di Bohinen come mezzala, ruolo che ha già ricoperto al CSKA anche a piede invertito.
La prima linea può essere schierata con uno o due trequartisti. In attesa di Diego Perotti il discrimine è la condizione di Ribery: “l’alieno” è recuperato ma non si sa ancora quanti minuti ha nelle gambe mentre Simone Verdi è pronto e sembra certo del posto. Nel caso in cui si opterà per la coppia di fantasisti Mousset è il favorito numero uno al posto di centravanti, in quanto può garantire sia fisicità sia il gioco sulla profondità. Chi potrebbe affiancarlo, nel caso sia solo l’ex-Toro a districarsi sulla trequarti? Escludendo per un attimo Djuric sarebbe una corsa a due tra Bonazzoli e Mikael Felipe. Il brasiliano è pronto fisicamente ma potrebbe aver bisogno di un breve periodo di adattamento; Bonazzoli, a lungo in discussione, si gioca adesso le chance di conferma in un contesto competitivo e con un credito da spendere: quello di un giocatore validissimo e che ha avuto troppe poche occasioni per dimostrare il proprio valore.
E lo Spezia? A dispetto di quello che dicono le grafiche è probabile che si schiererà con un 4-2-3-1. In difesa le gerarchie sono consolidate, con il solo Erlic che è stato recuperato e potrebbe riprendere il posto al centro della difesa insieme a Nikoloau. La mediana a due, alla luce dell’assenza di Bastoni, sarà della coppia Kiwior-Maggiore. Qui potrà esserci una delle chiavi del match, considerando la superiorità numerica che potrebbe favorire il palleggio del centrocampo granata e anche una maggior presenza negli ultimi 30 metri senza perdere gli equilibri difensivi e le coperture preventive. In attacco dovrebbero giostrare Gyasi, Kovalenko (che potrebbe abbassarsi anche in mediana) e Verde alle spalle di Manaj. Una nota su Daniele Verde: insieme a Reca rappresenta l’asse sinistro della squadra, una coppia capace di proporsi continuamente sia dentro il campo sia con sovrapposizioni sull’esterno. Qui Mazzocchi avrà un doppio ruolo: spingere in maniera tale da abbassare i due e garantire la necessaria copertura, supportato dalla mezzala di riferimento. Sarà questa l’altra chiave del match e, in tal senso, bisogna ricordarsi di Ederson: il brasiliano ha ottime doti di copertura e gestione della marcatura, a gara in corso può rappresentare un supporto importante in un settore del campo che sarà molto sollecitato.