Domani pomeriggio la Salernitana torna a vestire la storica maglia biancoceleste a strisce verticali. L’occasione è da quelle da togliere il fiato nella cornice dello stadio Giuseppe Meazza, la “Scala del calcio”. L’avversario è il Milan dell’ex Pioli, secondo in classifica alla caccia del Napoli capolista. Una maglia biancoceleste che manca da un decennio in gare ufficiali.

Salernitana albiceleste

La Salernitana 1919-20 in maglia biancoceleste.

La divisa biancoceleste è stata la prima indossata dalla Salernitana. L’idea è di Adalgiso Onesti, primo presidente del club e uno dei soci fondatori. In quell’estate 1919, Onesti ricevette dal suo amico Giuseppe Cuomo, emigrato in Argentina, una maglia della nazionale albiceleste. Affascinato dalla bellezza di quella maglia, decise di far vestire la neonata Salernitana con una divisa identica. Onesti ordinò così una fornitura di dieci magliette a strisce verticali biancocelesti presso il negozio di stoffe “Confezioni Adinolfi” di Consolato Adinolfi in Corso Umberto I, 50 a Salerno. La scelta cromatica omaggia anche i colori del cielo e del mare salernitano. La Salernitana scende in campo con la maglia biancoceleste fino al 1922. Nel dicembre di quell’anno, U.S. Salernitana e S.C. Audax si fondono dando vita alla S.S. Salernitanaudax. La nuova società adotta il nero e il celeste come colori sociali, derivati dal biancoceleste della Salernitana e dal bianconero dell’Audax, eliminando di comune accordo il bianco. La maglia biancoceleste viene vestita un’ultima volta il 10 dicembre, nell’amichevole Salernitanaudax-Nolana 4-1, prima uscita della nuova squadra cittadina. La Salernitanaudax ha vita breve e nel 1925 chiude i battenti.

Dal biancoceleste al granata e scelte vintage

La Salernitana biancoceleste a Venezia nel 1995-96.

La Salernitana rinasce nel 1927 grazie all’iniziativa del partito fascista, sciogliendo le esistenti società cittadine del Campania e della Libertas. L’USF Salernitana dopo aver adottato la maglia granata del Campania per un paio di stagioni, nel 1929 riprende la vecchia divisa biancoceleste a strisce verticali, alternandola ad una maglia celeste. Questo fino al 1943, anno in cui l’attività sportiva viene interrotta a causa della Seconda Guerra Mondiale. Al termine del conflitto, la Salernitana torna alla maglia granata per… un errore di tinteggiatura. Su un’idea di un tifoso, i dirigenti della società acquistarono una ventina di maglie militari beige al mercato degli stracci di Resina ad Ercolano. Nel tentativo di ritinteggiarle, rispunta fuori il colore granata. La maglia biancoceleste finisce nel dimenticatoio, rispuntando sporadicamente tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta. Durante il campionato di Serie C 1958-59, la maglia biancoceleste è utilizzata in alcune partite. Una di queste è la sfida interna contro il Foggia. Quel giorno la Salernitana scende in campo con una maglia nerazzurra, ricordando la vecchia Salernitanaudax. Dopo un primo tempo deludente chiuso sullo 0-0, all’intervallo i padroni di casa cambiano divisa per scaramanzia optando per la classica biancoceleste. Risultato: vittoria per 2-0 con doppietta di Castaldi. Nel 1959-60 e nel 1960-61, la maglia biancoceleste ritorna in forma diversa, passando dalle strisce verticali a quelle orizzontali. Il biancoceleste ritorna in soffitta prima di essere riesumato nel 1992-93. In quella stagione di Serie C1, la maglia biancoceleste si alterna a quella bianca in alcune trasferte, come a Perugia e Reggio Calabria. Nel 1995-96 la maglia biancoceleste assume un aspetto vintage, grazie al colletto con i lacci. Anche questa divisa è utilizzata in diverse trasferte, tra cui quella di Reggio Emilia e di Venezia. Proprio il match del Penzo è ricordato per il 3-0 firmato da Pirri, Spinelli e da un autogol di Sadotti che ha sancito la prima vittoria della Salernitana a Venezia. La terza maglia del 1996-97 viene confermata biancoceleste, vestita in alternativa alla seconda maglia interamente bianca.

Il biancoceleste nel nuovo Millennio

I calciatori della Salernitana esultano dopo un gol a Monza nel 2011. E’ l’ultima gara ufficiale giocata in biancoceleste.

Per rivedere la storica divisa biancoceleste bisogna attendere la stagione 2009-10. In quell’anno, la Salernitana Calcio acquista i beni immateriali della fallita Salernitana Sport, riportando il cavalluccio marino sulle maglie granata. Inoltre, ricorre il novantesimo anniversario dalla fondazione dell’U.S. Salernitana e per festeggiare la ricorrenza, il club granata lancia due maglie celebrative. Una prima maglia granata con i lacci al colletto ed una seconda a strisce verticali biancocelesti. Entrambe, purtroppo o per fortuna, non sono mai state utilizzate dai calciatori in quel disastroso campionato di Serie B concluso all’ultimo posto. L’anno seguente, il club del presidente Lombardi sceglie la maglia biancoceleste come terza divisa. Questa viene utilizzata soltanto nelle trasferte di Lumezzane e Monza. Il 30 gennaio 2011 la Salernitana biancoceleste batte 3-1 il Lumezzane grazie ad un gol di Carrus e ad una doppietta di Fava. Due mesi più tardi, il 13 marzo 2011, in casa del fanalino di coda Monza, la Salernitana pareggia in modo rocambolesco vestendo il biancoceleste. Sul gol del 3-2 brianzolo si scatena una rissa, in quanto il granata Jefferson era finito a terra. Nella mischia, Caglioni tenta di colpire con un pugno l’autore del gol Iacopino, ma ad essere puniti dall’arbitro sono il granata Accursi e il brianzolo Gambadori, espulsi entrambi. Alla fine, Jefferson regala un punto alla Salernitana firmando il gol del 3-3. Quella è l’ultima partita ufficiale in cui la Salernitana ha vestito la maglia biancoceleste. Nell’estate 2011, il fallimento della Salernitana Calcio porta alla nascita del Salerno Calcio. La nuova società blaugrana del duo Lotito-Mezzaroma omaggia la storia della Salernitana con una terza maglia biancoceleste utilizzata in sole due occasioni: nel 2-2 interno contro il Progetto Sant’Elia e la sconfitta per 4-2 in casa dell’Anziolavinio. Nel 2012-13 il Salerno Calcio diventa U.S. Salernitana e, con la classica maglia granata viene confermata una terza divisa biancoceleste. Quest’ultima, però, non viene mai utilizzata. Nella scalata verso la Serie A degli ultimi anni, la maglia biancoceleste della Salernitana si è rivista soltanto nelle amichevoli precampionato delle estati 2020 e 2021. Lo scorso agosto la storica divisa biancoceleste ha valicato i confini nazionali per sbarcare sul prato del Villa Park di Birmingham. La Salernitana, infatti, ha vestito la maglia biancoceleste nell’amichevole giocata in casa dell’Aston Villa per potersi distinguere dal claret and blue dei Villans, vincitori per 3-1. Adesso, quella storica divisa, ispirata all’Argentina è pronta per calcare il prato di San Siro ed esordire in Serie A.

Jaroszynski veste il biancoceleste della Salernitana al Villa Park contro l’Aston Villa.

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