In Italia, nonostante ci sia un bisogno estremo di chiarezza e norme precise, ci si fa del male da soli. Anche stavolta, in piena emergenza Covid-19, l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte denota di non avere alle proprie spalle un sistema efficiente di comunicazione interna. La riprova è che ieri sera il Viminale, con una circolare interna, autorizzava gli allenamenti individuali degli atleti appartenenti alle società di calcio professionistiche, in attesa di decidere per la ripresa dei campionati. Al tempo stesso, giungeva e si sovrapponeva la posizione del ministro dello sport Spadafora che così commentava: “Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio. Ora scusate ma torno ad occuparmi di tutti gli altri sport e dei centri sportivi (palestre, centri danza, piscine, ecc) che devono riaprire al più presto!”. Parlare di una Babilonia è assolutamente azzeccato, visto come il Governo sta gestendo – tra le altre – anche l’emergenza calcio.
Lite tra Conte e Spadafora sulla ripresa del calcio: Governo in confusione
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