Dalle scelte obbligate per forfait vari all’imbarazzo della scelta. E’ questa la situazione in cui si trova al momento Stefano Colantuono. Grazie al grande mercato svolto dal DS Walter Sabatini, il tecnico romano ha un buon numero di calciatori a disposizione per centrare l’obiettivo salvezza. Per la precisione sono 32 i calciatori in rosa, di cui 21 over e 11 under, a cui si possono aggiungere settimanalmente i due portieri esclusi dalla lista presentata alla Lega Serie A. Il primo nodo da sciogliere per Colantuono sarà il modulo da utilizzare già a partire da lunedì sera contro lo Spezia. Finora, il tecnico si è affidato al 3-4-1-2, trasformato talvolta in 5-3-2 o 3-5-2 a seconda della partita e degli uomini. La difesa a 4 si è vista rare volte e soltanto a Venezia ha fruttato punti. In seguito a un confronto con Sabatini, Colantuono sembrerebbe propenso al passaggio alla difesa a 4, nello specifico un 4-3-2-1 o 4-3-1-2. Scelto il modulo, si passa a quali uomini affidare una maglia da titolare. Ogni reparto ha almeno due candidati validi, per cui Colantuono può essere soddisfatto del materiale a disposizione.

Sepe e Belec si giocano una maglia tra i pali, con il nuovo arrivato che potrebbe scalzare lo sloveno, apparso poco reattivo in alcune occasioni ma reduce da un buon derby. Fiorillo, Guerrieri e Russo saranno, in quest’ordine, chiamati in caso di necessità. Le certezze della linea difensiva sono sugli esterni. A sinistra, Ranieri si è conquistato una maglia da titolare risultando sempre tra i migliori in campo e tra gli ultimi ad arrendersi. L’esterno di proprietà della Fiorentina ha fatto ricredere in molti e, come affermato alla presentazione, è riuscito a trasformare i fischi in applausi. La sua alternativa naturale è Matteo Ruggeri che, però, è afflitto da continui problemi fisici. Sulla sinistra può agire anche Jaroszynski. Sulla corsia opposta scalpita Mazzocchi, appena arrivato dal Venezia e “pronto alla battaglia”. Il terzino napoletano garantisce più copertura rispetto a Kechrida e Zortea che hanno maggior propensione offensiva. Il tunisino è stato riciclato più volte da Colantuono in mezzo al campo nel ruolo di mezzala con discreti risultati. Il duo centrale dovrà essere formato da Fazio e Gyomber. Molto dipende dalle condizioni fisiche dell’argentino fermo da quasi un anno. Sono pronti all’uso i giovani Delli Carri e Dragusin che, oltre alla freschezza, hanno mostrato di poter reggere i ritmi della Serie A. Veseli (squalificato per lo Spezia) e Gagliolo sono indietro nelle gerarchie di Colantuono. Il tecnico dovrà rinunciare a Strandberg, costretto ai box da un lungo infortunio. Il norvegese è stato il miglior difensore granata fino a novembre quando ha alzato bandiera bianca.

Il centrocampo della Salernitana è stato finalmente rimpolpato non solo nei numeri ma anche nella qualità. Il trio mediano sarà composto da un elemento di rottura, uno di sostanza e uno di fantasia. A far legna davanti la difesa ci sarà il nuovo arrivato Radovanovic che, però, è fermo da maggio. In alternativa, Di Tacchio è pronto a garantire la consueta garra. Uno tra Bohinen e Kastanos sarà deputato a regista della squadra con il compito di fornire palloni ai trequartisti o sulle fasce. Il norvegese ha un tocco di palla sublime e ottima visione di gioco. Per questo potrebbe essere in vantaggio. Kastanos è dotato anch’egli di buona qualità, bravo negli inserimenti ed, inoltre, è battitore dei calci piazzati. Una terza opzione è rappresentata da Schiavone, match-winner a Venezia. Un’altra valida alternativa poteva essere rappresentata da Capezzi, ma anche lui è alle prese con gli infortuni e perciò è finito fuori lista. Il terzetto di centrocampo è completato da chi unisce fisicità e tecnica. Questo ruolo calza a pennello ai due Coulibaly, Mamadou e Lassana, e al nuovo acquisto Ederson. Proprio il brasiliano può prendersi fin da subito la maglia da titolare grazie al grande dinamismo messo in mostra nel Fortaleza nell’ultimo Brasileirao. Mamadou Coulibaly, se sta bene fisicamente, può anch’egli fare la differenza. Tutti e tre garantiscono esperienza ad alti livelli, muscoli per rubare palloni e tanta corsa per inserirsi in avanti.

Il reparto in cui Colantuono ha diverse opzioni tattiche tra cui scegliere è l’attacco. I tre trequartisti in rosa Ribery, Perotti e Verdi non hanno bisogno di presentazioni. Le loro qualità tecniche sono ben note a tutti. I tre possono coesistere o interscambiarsi a seconda del modulo scelto dall’allenatore. L’incognita è rappresentata dalla tenuta fisica dei tre, ognuno reduce da infortuni più o meno seri. Colantuono dovrebbe essere orientato verso i due trequartisti con il terzo pronto a subentrare a partita in corso (possibile staffetta tra i tre per recuperare forma fisica). Viceversa, se il modulo di riferimento prevede un solo trequartista dietro le punte, la scelta del titolare sarà fatta in base alla condizione di ognuno. Non è da escludere un eventuale 4-2-3-1 con Ribery, Perotti e Verdi in campo contemporaneamente, liberi di svariare sulla trequarti avversaria. Colantuono dispone di cinque attaccanti: Bonazzoli, Djuric, Mikael, Mousset e Vergani. Escluso Vergani che parte indietro nelle gerarchie e sarà utilizzato solo in caso di forfait dei compagni, la Salernitana ha quindi due coppie di attaccanti simili: da una parte Bonazzoli e Mousset, agili e veloci, dall’altra Djuric e Mikael, forti fisicamente. Per un reparto offensivo a due, potrebbe verificarsi la staffetta vista nel girone d’andata, quando Castori e Colantuono sostituivano il tandem titolare con altrettanti attaccanti. Bonazzoli e Djuric conoscono l’ambiente e dovrebbero partire titolari, ma occhio soprattutto a Mikael, già in forma partita. Le opzioni sono tante e tutte valide. Ora tocca a Colantuono scegliere la miglior formazione possibile e ai calciatori vincere il maggior numero di partite. In particolar modo le prossime due, Spezia e Genoa. Due veri e propri spareggi salvezza da dentro o fuori. Il miracolo è possibile.

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