di Giuseppe Barbato

Bonazzoli è quel giocatore, rispetto a tutti gli altri che non sono stati riscattati, sul quale sto pensando fortemente di rinnovare ma in questo momento credo che ci sia più voglia da parte della Salernitana che non del giocatore e del suo staff

Loro mi hanno offerto il 30-40% in meno di quello che ha in essere. Per me ci sono margini per continuare la trattativa. La volontà del giocatore è quella di andare a Salerno

Queste sono le frasi che da 24 ore infiammano la tifoseria granata: la prima è del D.S. De Sanctis, durante la conferenza stampa di presentazione a domanda diretta su Bonazzoli; la seconda è dell’agente di Bonazzoli, Tullio Tinti, rilasciata in serata a Telecolore. Sono frasi forti che non ammettono repliche e che raccontano una realtà opposta. Ovviamente ognuno sostiene la propria verità, in una trattativa che per ora non ha raggiunto l’esito sperato. Non avendo la sfera magica è impossibile sapere chi abbia ragione tra De Sanctis e Tinti, in fondo non è nemmeno questo il punto. Il calciomercato non è Rashomon di Kurosawa, si avvicina di più a Pirandello: è un gigantesco gioco delle parti ed essendo tale va interpretato.

La prima interpretazione da dare è che entrambe le parti vogliono sedersi al tavolo: il D.S. vuole fortemente Bonazzoli a Salerno, rispetto agli altri giocatori che non sono stati riscattati e che sembrano fuori dalle trattative, il procuratore Tinti non chiude le porte alla Salernitana e ribadisce la priorità di Bonazzoli stesso. Quante volte, nel vortice del mercato, si sente una frase roboante che poi nel giro di poco tempo viene ridimensionata? Tante, non è la prima volta. Per certi versi il mercato assomiglia al poker: alzi la posta per vedere dove l’altro si può spingere: si può leggere così la frase di De Sanctis “noi lo vogliamo, aspettiamo un segnale da lui e dal suo entourage” e la risposta di Tinti è arrivata nel giro di poche ore ed è di apertura nei confronti della Salernitana. Significa che Bonazzoli tornerà? No, significa che questa trattativa è ancora in essere. Significa che la priorità del calciatore è tornare a sparare sotto la Curva Sud, entrambe le parti la vogliono portare avanti ma servirà più tempo di quanto preventivato.

La seconda interpretazione è l’esagerazione di alcune frasi del D.S. che sono state estrapolate, dandogli un valore più grave rispetto a quello che hanno. La prima è questa ed è quella che scatena l’umore dei tifosi. Le parole riportate sono corrette, tuttavia non si riferiscono a Bonazzoli: rientrano in un discorso generale che il D.S. fa riguardo il gradimento dei calciatori verso Salerno

quando vai su un certo tipo di profili devi rispettare le loro ambizioni, la loro storia, anche l’idea che c’è esternamente della Salernitana però in alcuni casi ci sono rimasto male. E quando si è trattato di giocatori esterni alla Salernitana ho anche digerito questo malessere; mi ha dato un po’ fastidio e mi dà fastidio quando questa cosa succede da chi ha vissuto la Salernitana. […] che non si dia un valore a quello che è l’aspetto emotivo, morale di giocare in un posto come Salerno mi dà fastidio, anche personale. […] Se il giocatore sta qua, dopo che è stato qua, dopo che ha vissuto anche una stagione straordinaria credo di irrigidirmi tanto, anche in una maniera esclusiva nel senso che lo escludo

A questo punto un collega, giustamente, chiede se riguarda Bonazzoli e la risposta di De Sanctis è molto chiara e coerente con quanto detto prima. Inoltre spazza via la leggenda secondo cui la Salernitana si è fatta terra bruciata col mondo dei procuratori:

Per quello che riguarda Bonazzoli io credo di esser stato molto preciso. I procuratori sono dei collaboratori esterni alla società che vanno rispettati, apprezzati, con i quali bisogna condividere tutto. La Salernitana è la miglior società possibile per gli agenti, ve lo dico perché ho affrontato le situazioni di Lassana, le situazioni di Bohinen e ne sto affrontando altre. Questo è un messaggio che lancio a voi ma lancio anche agli agenti che lo sanno già: lo sanno e lo vedono. Poi gli agenti fanno gli interessi dei giocatori, certe volte non coincidono con quelli del club, con le idee che ha il direttore, con i desiderata del presidente. Noi lavoriamo. Oggi, come ho detto, c’è molta più volontà della Salernitana a riportare Bonazzoli che non dall’altra parte.

Le trattative, ogni trattativa, è costituita da queste situazioni: alcune volte emergono in pubblico, altre volte restano nel sottobosco delle indiscrezioni. A oggi è chiaro che Bonazzoli può tornare a Salerno ma c’è una differenza di vedute tra le parti.

Ciò che rimane di ieri è la chiarezza fatta ieri dal D.S. De Sanctis che non si è sottratto alle domande, facendo un’operazione di trasparenza nel rispetto dei ruoli di tutti. Compresi i procuratori che non sono dei mostri: sono una parte agente nel mercato e va rispettata. Al massimo si andrà su altri obiettivi. Il caso Bonazzoli, com’è percepito da una parte della tifoseria, spiazzata da alcune parole o dalla loro descrizione, non esiste: è solo una trattativa, una delle tante.

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