Di Vanni Vignes
Diciamoci la verità, quella di stasera per la Salernitana e per il suo destino in questo campionato, è una partita decisiva. L’obiettivo dei play off deve essere centrato a tutti i costi, anche perchè poi diventerebbe difficile spiegare alla Piazza le prossime riconferme di uno staff dirigenziale fallimentare da anni ormai. Riconferme che ci saranno ovviamente in tutti i casi, ma questo è un discorso che meriterebbe approfondimenti a parte e che arriveranno a tempo debito. Ora l’attenzione deve essere tutta rivolta alla gara con le vespe di Castellammare avendo come unico obiettivo la vittoria. Il morale della squadra è basso ovviamente e le dichiarazioni del tecnico nel post Cremonese ed alla vigilia della gara di stasera, di certo non fanno immaginare un generale romano che carica i suoi legionari in vista della battaglia, tutt’ altro. L’atteggiamento quasi remissivo di Ventura davanti ai prescelti dell’ informazione, tipico del suo carattere, per carità, di certo non aiuta a risollevare il morale ed anche l’insensata difesa di Lombardi dopo la pazzia con i grigiorossi che è probabilmente costata 2 punti alla squadra, non ha di certo dato una mano. Un malato, per guarire, ha bisogno di cure e quindi di un medico, non di un amico che lo conforti e gli dia coraggio, perchè questi lo aiuterebbe solo a morire sereno, ma non lo guarirebbe. Chiaro il concetto? Venendo a stasera, assodato il fatto che la squadra ha gambe imballate ed idee poco lucide, noi restiamo sempre della stessa opinione. I mezzi ci sono, la squadra è competitiva vista la mediocrità tendente al basso del campionato, ma deve solo continuare il processo di assimilazione delle fatiche pre ripartenza per sciogliere i muscoli e trasformare il lavoro fatto in benzina. L’ideale sarebbe affidarsi a chi ha mostrato una condizione migliore rispetto agli altri, anche se si tratta di elementi non preferiti dal tecnico, magari poco funzionali o che comunque partono normalmente in seconda file nelle gerarchie di Ventura. Jallow, Maistro, Curcio, i piccoli insomma, la cui muscolatura reagisce prima agli stimoli della preparazione. Le doti tecniche, tattiche, in questo momento hanno un’importanza relativa. Se non hai la gamba, il pallone non lo prendi, mai. Quindi 3-5-2 sempre perchè è l’unico modulo che questa squadra ha dimostrato di avere assimilato e quindi fornisce maggiori garanzie e poi largo ai piccoli, per tornare ad essere grandi. Forza Salernitana, sempre.