di Giuseppe Barbato

Oggi inauguriamo una nuova rubrica: il borsino settimanale di SalernitanaLive. Ogni mercoledì, oppure prima nel caso di match infrasettimanale, racconteremo lo stato di forma della Salernitana e della sua prossima avversaria. Parleremo dei singoli giocatori, degli allenatori o di una situazione di gioco specifica: sarà anche un modo per entrare nei temi tattici del match e capire i contributi che potranno emergere. Sarà come un bollettino di borsa: chi è in ascesa, chi in calo, chi stabile. Non abbiamo la pretesa di indovinare a ogni costo: solo di cogliere tendenze e aiutare nella conoscenza del gioco.

CHI SALE

Ivan Radovanovic: nelle scorse settimane tanto si è scritto sul cosiddetto regista. Infortuni, squalifiche e soluzioni tattiche hanno portato diversi giocatori a stazionare lì. Nelle ultime quattro gare la Salernitana ne ha vinte tre e tutte le volte in mezzo c’era il serbo. Tanti giocatori potrebbero rientrare in questa classifica. Scelgo lui perché il suo contributo è meno appariscente ma decisivo per equilibrio e leadership. In alcuni frangenti è fondamentale con lanci e cambi gioco, in altri è vicino a Daniliuc e supporta l’austriaco in entrambe le fasi, in altre ancora scherma con efficacia inserimenti e passaggi sulla trequarti. Con la Lazio si è superato dal punto di vista atletico: terzo per km percorsi, primo per velocità media. La heatmap mostra la sua capacità di essere ovunque nella metà campo difensiva, raddoppiando ogni situazione. La sua esperienza, unita a quella di Fazio e Candreva, permette agli altri di esaltarsi.

Leonardo Sernicola: nel proliferare delle difese a tre chi gioca sulle fasce deve garantire l’occupazione degli spazi, sostegno difensivo a interni e braccetti e offrire varietà di soluzioni in attacco. La Cremonese ha mostrato dei limiti in questo, eppure uno dei pochi a distinguersi è il giocatore viterbese. Sernicola, lanciato 18enne da Roberto Breda e arrivato in A dopo lunga gavetta, può giocare sia a destra sia a sinistra. In stagione ha già segnato un gol, bellissimo peraltro, contro il Torino. Quella marcatura è la sua immagine: può proporsi sia sin fondo campo e accentrarsi quando smista palla o un compagno si sovrappone sull’esterno. Contro l’Udinese aveva un avversario complicato come Udogie: se l’è cavata bene, non dandogli mai né chance pulite né sgroppate sulla fascia, e in attacco ha fornito molti cross utili e un passaggio chiave.

CHI SCENDE

Chi con Fazio e Daniliuc? Il ritorno del Comandante ha avvantaggiato l’austriaco che ha ritrovato la sua verve, nonostante l’errore sul gol di Zaccagni. Piccola nota su questo: la scelta di Bronn, in apparenza contro-intuitiva, è intelligente perché toglie ulteriore profondità alla Lazio. Daniliuc, non accorciando, vanifica l’idea di mettere in fuorigioco Zaccagni. Manca però il terzo uomo. L’infortunio di Gyomber limita le scelte, sebbene lo slovacco abbia compensato più con l’esperienza che con la qualità necessaria. Pirola è la riserva designata di Fazio. Bronn e Lovato si giocano il posto mancante. Il centrale patavino continua a non essere al meglio fisicamente, anche se avrebbe tutto per dare ulteriore solidità con le sue doti di tempismo e costruzione palla al piede. Il tunisino è apparso meno deciso nelle ultime gare, dimostrando di soffrire il turnover. È questo il momento per dare qualcosa in più e dimostrare a Nicola di essere l’uomo giusto come braccetto destro, anche da gennaio in poi.

Produzione offensiva della Cremonese: più volte nel corso della stagione i grigio-rossi hanno dato la sensazione di avere le polveri bagnate. A incidere in negativo i dati di Dessers, molto atteso ma ancora carente in fase realizzativa. Due soli gol realizzati, a fronte di 2,75 tiri a partita e una produzione di xG a partita di 0,41. Per rendere l’idea: Piątek ha dati simili ma ha giocato la metà dei minuti e i suoi numeri sono “falsati” dagli errori contro lo Spezia. La Cremonese, contro squadre di alta classifica o molto aggressive (Torino e Udinese), ha prodotto molto poco. Contro le sue concorrenti ha pagato alcuni errori sotto porta ma sviluppato le sue trame di gioco. La Salernitana di oggi è meno arrembante, quindi favorirà il possesso di Ascacibar e compagni, e dovrà essere brava a non far attaccare l’area con tanti giocatori e recuperare palla al momento giusto per poi colpire in contropiede. Come fatto a Roma.

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