“Sono del parere che bisogna essere fiduciosi e positivi, non è ancora il momento di fare analisi di mercato. A mio avviso la società è forte, abbiamo sempre auspicato questa ventata di cambiamento e Iervolino è un presidente di livello e presente quotidianamente. Ha fatto un miracolo sportivo permettendo alla Salernitana di giocare in serie A per due volte di fila, nella storia non era mai successo. Che poi Salerno meriti di più non ci sono dubbi, il bacino d’utenza consente di ambire nel tempo a traguardi di un certo livello. So che tutti sognano di finire tra le prime dieci, ma non si può pretendere tutto e subito. Iervolino è giovane, nuovo ma ricco. Nella sua testa la Salernitana può essere l’Atalanta del Sud, ma il progetto si deve costruire gradualmente altrimenti è solo una “toccata e fuga”. A mio avviso, dopo tutto quello che è successo nelle annate precedenti, la proprietà attuale merita di essere sostenuta a prescindere”. Così Vittorio Tosto, indimenticato terzino granata degli anni Novanta, ai microfoni di Radio Bussola. Tosto prosegue: “Probabilmente in questo momento hanno dovuto registrare qualche rifiuto anche inatteso, ma la gente deve valutare anche il cambio di strategia. Se vai su Pinamonti, futuro centravanti della Nazionale, evidentemente c’è un modus operandi di un certo livello. Non mi pare si siano tirati indietro quando hanno dovuto investire su giovani di prospettiva che saranno fondamentali anche in futuro. La strada sarà lunga e questo progetto è l’ideale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Gli attaccanti, ovviamente, accendono le tifoserie e sono quelli che fanno vendere gli abbonamenti, ma per Salerno questo passa in secondo piano. La mentalità del tifoso granata, quello vero, spinge chiunque a garantire presenza a prescindere. Il calciomercato è componente che incide solo per il “simpatizzante”. Ora bisogna mettere in preventivo anche qualche rifiuto, purtroppo non abbiamo un passato consolidato in serie A. Si può diventare una società con enorme appeal, in grado di attrarre qualunque atleta, ma non è ancora il momento”.