Il 2022 di Norbert Gyomber si è chiuso anticipatamente. La colonna della difesa, proprio nel momento migliore della sua carriera, sarà costretto a mordere il freno a causa di un infortunio muscolare apparso da subito piuttosto serio. Il comunicato ufficiale lo conferma: lesione muscolare a carico del flessore della coscia sinistra, da oggi inizia il suo percorso riabilitativo. Ma c’è davvero il rischio sia stata l’ultima gara in assoluto con la maglia granata? L’agente fu chiarissimo: “A scadenza non restiamo. E’ un calciatore che sta dando tutto per la maglia, in estate mi chiese esplicitamente di non prendere in considerazione alcuna offerta proprio per amore di Salerno, della Salernitana e della tifoseria. Ci aspettiamo un segnale da parte della proprietà, il suo contributo alla causa è sotto gli occhi di tutti”. L’ex ds Sabatini aveva già formulato una convincente proposta ufficiale, poi s’è consumato il ribaltone e De Sanctis ha dato priorità alle varie operazioni di mercato preferendo costruire un reparto difensivo giovane e di prospettiva. Ma Gyomber, come sempre, ha scalato posizioni nelle gerarchie dello staff tecnico risultando decisivo in diverse circostanze. Nella giornata di ieri c’è stato un confronto tra la società e la dirigenza, quanto deciso è stato detto pubblicamente dall’avvocato Francesco Fimmanò intervenuto a Telecolore: “Gyomber è l’emblema della Salernitana, dico sempre che applicazione e concentrazione vengono prima del talento e lui è un esempio da seguire. La sua concentrazione durante i 90 minuti è straordinaria, è chiaro che vogliamo rinnovargli il contratto perchè a noi interessa trattenere i giocatori bravi, non perderli. Tutto è nelle mani del direttore sportivo, ha le sue strategie e i suoi tempi che dobbiamo rispettare. Ma Gyomber resterà alla Salernitana e gli faccio un grande in bocca al lupo per una pronta guarigione. Temo se ne parli per l’anno nuovo, purtroppo”. E la decisione di De Sanctis, estesa anche a Radovanovic, è stata comunicata alla proprietà: per tutti gli over30 in scadenza di contratto si entrerà nel vivo della discussione dalla fine del mercato di riparazione in poi. Il triennale preparato a giugno, dunque, per ora resta nel cassetto. Pronto, però, ad essere rispolverato.

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